Industria 4° trimestre 2009

Industria veneta: torna il segno positivo

Nel quarto trimestre 2009, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato una flessione del -8,1 per cento rispetto allo stesso periodo del 2008. Nel confronto con il trimestre precedente il livello produttivo ha presentato una crescita del +0,8 per cento, dopo 5 trimestri negativi.
L’analisi congiunturale del quarto trimestre 2009 sull’industria manifatturiera di Unioncamere del Veneto con la collaborazione della Confartigianato del Veneto, è stata effettuata su un campione di oltre 2 mila imprese con almeno 2 addetti.

L’arresto della caduta dei livelli produttivi è confermato anche dall’indicatore del grado di utilizzo degli impianti che si attesta al 66,3 per cento, superiore al 64,2 per cento registrato nel trimestre precedente.
Sotto il profilo dimensionale, nell’ultimo trimestre 2009 ancora una volta le difficoltà maggiori sono evidenziate dalle microimprese (2-9 addetti), dove l’indicatore ha segnato un calo tendenziale del -13,3 per cento. La produzione ha segnato performance migliori nelle imprese di maggiori dimensioni: nelle grandi imprese (250 addetti e più) la variazione è stata del -4,6 per cento, nelle medie imprese (50-249 addetti) del -6,1 per cento, mentre nelle piccole (10-49 addetti) del -10,1 per cento.
I risultati evidenziano un effettivo rilancio del ciclo economico nelle imprese più strutturate, le prime che un anno fa avevano risentito della crisi economica. Ciò lascia ben sperare che la fase più critica sia passata, anche se la ripresa sarà lenta e difficile.
Analizzando l’andamento della produzione nelle imprese che nel quarto trimestre 2009 segnalavano lavoratori in Cassa Integrazione (CIG) emerge come i livelli produttivi si siano ridotti mediamente su base annua di circa il 15 per cento con una punta del -25 per cento per le aziende che hanno dichiarato una quota di lavoratori in CIG fino al 30 cento.
Il bilancio negativo dell’attività produttiva si evidenzia soprattutto nelle imprese che producono beni strumentali (-11,2%). Meno significativa la flessione nelle imprese che producono beni intermedi e di consumo dove la produzione ha registrato rispettivamente un -8,5 e un -5,6 per cento rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno.
Guardando ai settori, l’indice della produzione industriale ha segnato diminuzioni tendenziali più marcate nel comparto dei metalli e prodotti in metallo (-15,6%), delle macchine utensili (-13%) e del legno e mobile (-12%). Gli altri settori hanno evidenziato performance migliori della media regionale. Il tessile, abbigliamento e calzature ha registrato un -5,4 per cento, l’industria del marmo, vetro e ceramica e altri minerali non metalliferi e la gomma e plastica un -5,3 per cento, le altre industrie manifatturiere un -3,5 per cento, le macchine elettriche ed elettroniche un -3,1 per cento e l’alimentare, bevande e tabacco un -0,7 per cento. Stabile la dinamica del comparto carta, stampa ed editoria, che ha segnato un -0,2 per cento.
Migliorano in misura significativa le aspettative degli imprenditori per i prossimi sei mesi. Per quanto riguarda l’indicatore della produzione, il saldo tra chi si attende un incremento e chi una diminuzione si attesta al -1,6 per cento, in risalita rispetto al trimestre precedente di quasi 6 punti percentuali (era -7,4%). Migliorano i giudizi anche per fatturato (-1,1%, nel terzo trimestre 2009 -6,6%), ordini interni (-0,9%, era -6,6%), ordini esteri (+4%, era -13%), mentre l’occupazione, nonostante mostri un saldo più favorevole, cela ancora forti preoccupazioni.

 

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