Industria 3° trimestre 2009

Industria veneta: si arresta la caduta dei livelli produttivi

Nel terzo trimestre 2009, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato una flessione del -15,6 per cento rispetto allo stesso periodo del 2008, leggermente migliore di quella evidenziata nel trimestre precedente (-19,5%).
L’analisi congiunturale del terzo trimestre 2009 sull’industria manifatturiera di Unioncamere del Veneto con la collaborazione della Confartigianato del Veneto, è stata effettuata su un campione di 1.875 imprese con almeno 2 addetti.

L’arresto della caduta dei livelli produttivi è confermato anche dall’indicatore del grado di utilizzo degli impianti che si attesta al 64,2 per cento, leggermente superiore rispetto al 63,4 per cento registrato nel trimestre precedente.
Sotto il profilo dimensionale, nel periodo luglio-settembre 2009 le difficoltà maggiori sono evidenziate dalle microimprese (2-9 addetti), dove l’indicatore ha segnato un calo del -22 per cento. Migliori le performance registrate dalle altre dimensioni d’impresa. Le medie imprese (50-249 addetti) hanno segnato un -15,3 per cento, le piccole (10-49 addetti) un -14,8 per cento, mentre le grandi (250 addetti e più) un -13,4 per cento.
Analizzando l’andamento della produzione nelle imprese che nel terzo trimestre 2009 segnalavano lavoratori in Cassa Integrazione (CIG) emerge come i livelli produttivi si siano ridotti mediamente su base annua di circa il 30 per cento con una punta del -45 per cento per le aziende che hanno dichiarato una quota di lavoratori in CIG compresa tra il 30 e il 60 per cento.
La dinamica negativa dell’attività produttiva si rileva soprattutto nelle imprese che producono beni strumentali e beni intermedi che hanno messo a segno rispettivamente un -22,7 e un -18 per cento. Meno marcata la flessione nelle imprese che producono beni di consumo dove la produzione ha evidenziato un -8,8 per cento rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno.
Sotto il profilo settoriale, l’indice della produzione ha segnato, nel confronto con lo stesso trimestre del 2008, variazioni negative per tutti i settori d’attività.
Le diminuzioni tendenziali più marcate hanno riguardato il comparto dei metalli e prodotti in metallo (-21,4%), delle macchine utensili (-20,9%), del legno e mobile (-17,7%) e delle macchine elettriche ed elettroniche (-16,8%).
In linea con la media regionale la performance del tessile, abbigliamento e calzature (-15,8%), del marmo, vetro, ceramica e altri minerali non metalliferi (-14,6%) e della gomma e plastica (-13,5%). Dinamiche meno accentuate invece sono state indicate dall’industria della carta, stampa, editoria (-11,5%) e dalle altre industrie manifatturiere (-9,5%). Il comparto dell’alimentare, bevande e tabacco continua a registrare la migliore performance con una diminuzione su base annua di appena il -1,5 per cento.
In netto miglioramento le attese degli imprenditori per i prossimi sei mesi. Il saldo tra giudizi positivi e negativi della produzione si attesta al -7,4 per cento (-12,9 per cento nel trimestre precedente) grazie soprattutto alla ventata di ottimismo delle microimprese. Per queste ultime il saldo è passato dal +0,6 al +9,9 per cento. Più prudenti le piccole e medie imprese (da -31,3% del secondo trimestre al -29,6%). In risalita anche il saldo del fatturato e degli ordini interni, mentre peggiora lievemente quello degli ordini esteri e più marcatamente quello dell’occupazione.

 

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