Dati congiuntura
Commercio 2° trimestre 2012
Crollano i consumi (-8,7%) ma l’occupazione resta stabile (+0,7%)
Nel secondo trimestre 2012, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, le vendite al dettaglio hanno registrato una forte contrazione del -8,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011. Peggiorano ulteriormente le previsioni degli imprenditori per il prossimo trimestre.
La marcata contrazione dei consumi ha riguardato tutti i comparti, ma la performance peggiore è stata registrata nel commercio al dettaglio non alimentare (-10,0%). Meno marcate, ma comunque negative, sono state le flessioni nei supermercati, ipermercati e grandi magazzini (-8,8%) e nel commercio al dettaglio di prodotti alimentari (-7,1%).
Sotto il profilo dimensionale le vendite al dettaglio hanno subìto forti cali sia nella piccola superficie (<400mq) (-9,4%), che nella media e grande superficie (³400mq) (-8,3%).
Ancora in peggioramento il clima di fiducia degli imprenditori per i prossimi tre mesi. Relativamente alle vendite e agli ordinativi i saldi tra chi prevede un aumento e chi una diminuzione sono risultati rispettivamente pari a -48,1 e -45,7 punti percentuali (erano -35,8 e -37,2 p.p. nel trimestre precedente). In calo anche le aspettative per l’occupazione (-12,5 p.p. era -11,3 p.p. nello scorso periodo). In miglioramento invece il saldo dei prezzi di vendita che passano a 4,5 punti percentuali dai 12,3 del trimestre scorso.
La marcata contrazione dei consumi ha riguardato tutti i comparti, ma la performance peggiore è stata registrata nel commercio al dettaglio non alimentare (-10,0%). Meno marcate, ma comunque negative, sono state le flessioni nei supermercati, ipermercati e grandi magazzini (-8,8%) e nel commercio al dettaglio di prodotti alimentari (-7,1%).
Sotto il profilo dimensionale le vendite al dettaglio hanno subìto forti cali sia nella piccola superficie (<400mq) (-9,4%), che nella media e grande superficie (³400mq) (-8,3%).
Ancora in peggioramento il clima di fiducia degli imprenditori per i prossimi tre mesi. Relativamente alle vendite e agli ordinativi i saldi tra chi prevede un aumento e chi una diminuzione sono risultati rispettivamente pari a -48,1 e -45,7 punti percentuali (erano -35,8 e -37,2 p.p. nel trimestre precedente). In calo anche le aspettative per l’occupazione (-12,5 p.p. era -11,3 p.p. nello scorso periodo). In miglioramento invece il saldo dei prezzi di vendita che passano a 4,5 punti percentuali dai 12,3 del trimestre scorso.