Industria 4° trimestre 2011

Flessione del -1,4% sul 2010 ma si salva l’export

Nel quarto trimestre 2011, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato una flessione del -1,4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2010. Rispetto al trimestre precedente l’indice destagionalizzato scende del -0,6 per cento, confermando la tendenza negativa nei livelli di produzione.
Tra ottobre e dicembre 2011 il grado di utilizzo degli impianti si è attestato al 73,2 per cento, in calo di mezzo punto percentuale rispetto al trimestre precedente (dati destagionalizzati).
Sotto il profilo dimensionale il calo generale della produzione ha interessato principalmente le microimprese (2-9 addetti) e quelle di maggiori dimensioni (250 addetti e più) con una diminuzione rispettivamente pari al 4,0 e 3,9 per cento; seguono le medie imprese (50-249 addetti) con una flessione del 1,1 per cento e le piccole imprese (10-49 addetti) che hanno registrato una contrazione del 0,5 per cento.
La dinamica negativa della produzione si rileva soprattutto nelle imprese che producono beni di consumo (-2,5%), in lieve contrazione sono invece le imprese che producono beni intermedi (-1,1%) e beni di investimento(-0,3%).
Sotto il profilo settoriale la diminuzione tendenziale più marcata è stata registrata per il settore delle macchine elettriche ed elettroniche (-7,9%). Un calo meno accentuato è stato rilevato per il comparto gomma e plastica (-3,0%), carta e stampa (-2,5%), legno e mobile (-2,5%), tessile, abbigliamento-calzature (-2,0%) e marmo, vetro, ceramica e altri minerali non metalliferi (-1,4%). Sopra la media regionale si sono attestati i settori: altre imprese manifatturiere (-0,9%), mezzi di trasporto (-0,8%) e macchine ed apparecchi meccanici (-0,4%). Segnali positivi arrivano invece dal comparto dell’alimentare, bevande e tabacco, con un aumento dell’1,5 per cento e dal settore metalli e prodotti in metallo con una variazione di +0,4 per cento.
Aumenta il pessimismo degli imprenditori per i prossimi tre mesi. Tutti i saldi, tra chi prevede un aumento e chi una diminuzione, risultano in forte calo. Il saldo è sceso a -16,3 punti percentuali per la produzione (era pari a -3,2 p.p. nel trimestre precedente), a -15,1 punti percentuali per il fatturato (era pari a -2,3 p.p. nel trimestre precedente) e a -7,5 punti percentuali per l’occupazione (era pari a -5,5 p.p. nel trimestre precedente). Anche le attese per gli ordinativi sono in forte calo: quelli previsti per il mercato interno sono pari a -20,1 punti percentuali (erano pari a -7,1 p.p. nel trimestre precedente) e quelli per il mercato estero sono pari a -7,8 punti percentuali (erano pari a -0,1 p.p. nel trimestre precedente).

 

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