Dati congiuntura
Industria 3° trimestre 2020
Recupero ma permane l’incertezza: produzione +16,1%
Nel terzo trimestre 2020 l’attenuazione delle misure restrittive introdotte per contenere la diffusione del Covid-19 ha permesso in parte di scongiurare il crollo dell’attività industriale emerso nei primi sei mesi dell’anno. Secondo l’indagine VenetoCongiuntura la produzione industriale registra un rimbalzo congiunturale positivo del +16,1% (l’indice destagionalizzato è aumentato del +23,7%) dovuto soprattutto ai livelli molto bassi raggiunti dall’indicatore nel secondo trimestre dell’anno. La variazione tendenziale rimane comunque negativa a pari al -2,4%.
Guardando all’insieme delle imprese manifatturiere intervistate, sotto il profilo dimensionale a soffrire maggiormente della situazione di emergenza sono le imprese di piccole dimensioni (10-49 addetti, -4,5%), mentre quelle medio-grandi registrano una flessione minore (50 addetti e più, -1,2%). Osservando la tipologia di bene la diminuzione è determinata soprattutto dalle imprese che producono beni intermedi (-4,3%), mentre risulta inferiore alla media regionale la decrescita per le aziende che producono beni di investimento (-2,2%). Tengono i beni di consumo (-0,6%).
A livello settoriale le imprese della gomma e plastica (+4,8%), del legno e mobile (+4,2%) e delle macchine elettriche ed elettroniche (+0,9%) evidenziano un aumento della produzione annua mentre tutti gli altri settori una flessione. Ad accusare un maggiore calo della produzione sono i comparti dei mezzi di trasporto (-12,2%), tessile e abbigliamento (-12%), carta e stampa (-7,8%) e metalli e prodotti in metallo (-3,5%).
Nel terzo trimestre 2020 prima di conoscere le nuove misure restrittive di novembre, le prospettive degli imprenditori per i successivi tre mesi sono positive e in aumento rispetto a quelle registrate nel trimestre precedente. I saldi tra coloro che prevedono un incremento e coloro che si attendono una diminuzione risultano positivi per tutti gli indicatori analizzati. Per la produzione il saldo risulta pari a +11,9 punti percentuali (era +6 p.p. nel trimestre precedente): a livello dimensionale e settoriale risultano più fiduciosi gli imprenditori delle imprese medio-grandi (+25,7 p.p.) e quelli dei comparti carta e stampa (+31,8 p.p.), macchine elettriche ed elettroniche (+30,2 p.p.) e alimentare e bevande (+24,7 p.p.). Negativo il saldo per il comparto tessile e abbigliamento (-4,6 p.p.) anche per gli altri indicatori previsionali.