Industria 2° trimestre 2014

La risalita perde slancio: +1,2% sul 2013

Nel secondo trimestre 2014, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato un incremento del +1,2 per cento rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Anche nel confronto con il trimestre precedente si conferma la tendenza positiva: l’indice destagionalizzato della produzione industriale ha segnato un +0,7 per cento (+3,8% il dato grezzo).

Il grado di utilizzo degli impianti si è attestato al 72,9 per cento della piena capacità produttiva, in diminuzione di -0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.

Sotto il profilo dimensionale la variazione positiva della produzione è stata determinata in particolar modo dalle microimprese (fino a 9 addetti) con un aumento del +4,3 per cento. Meno significativo l’incremento delle imprese di maggiori dimensioni (con almeno 10 addetti) che hanno registrato un valore pari a +0,7 per cento.

Per quanto riguarda le tipologie di beni l’indicatore evidenzia una forte crescita per i beni di investimento (+2,4%). Meno marcato è stato l’aumento per i beni intermedi (+1,1%) e per quelli di consumo (+0,9%).

A livello settoriale spiccano le variazioni positive del settore alimentare (+4,6%), delle macchine e apparecchi meccanici (+2,8%), della carta e stampa (+2,6%) e dei mezzi di trasporto (+2,3%). Performance positive ma meno marcate per l’industria del marmo e vetro (+1,7%), del tessile (1,6%), delle macchine elettriche (+1,3%) e della gomma e plastica (+1,2%). Sotto la media regionale si è attestato il settore del legno e mobile con una variazione pari a +0,2 per cento mentre è risultata negativa la performance dei metalli e prodotti in metallo (-0,4%).

Tornano negative le aspettative degli imprenditori per i prossimi tre mesi. Il saldo tra chi si attende un incremento e chi una diminuzione si attesta a -18,8 per cento per la produzione (era +6,5 p.p. lo scorso trimestre), -14,9 per il fatturato (era +7,5 p.p.) e -6,4 per l’occupazione (era +16,4 p.p.).Rimangono negative le previsioni degli ordini interni che peggiorano di 19,2 p.p. Positivo il segno per gli ordini esteri (+0,1%) che però perdono 0,8 p.p. rispetto allo scorso trimestre.

 

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