Dati congiuntura
Industria 3° trimestre 2013
Situazione di sostanziale stabilità per la produzione (-0,2%)
Nel terzo trimestre 2013, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato una sostanziale stabilità (-0,2%) rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. È un risultato positivo se confrontato con la serie di sette trimestri negativi e con il terzo trimestre 2011, l’ultimo trimestre che ha registrato una variazione crescente dell’indicatore.
Su base congiunturale il livello produttivo ha segnato un incremento (+0,9% la variazione congiunturale destagionalizzata).
L’analisi per classe dimensionale fa emergere la situazione ancora critica delle microimprese (-2,7%), mentre hanno registrato una dinamica positiva le grandi imprese (+6,5%), seguono le piccole (+0,3%) e le medie (-0,4%).
Per quanto riguarda le tipologie di beni l’indicatore ha evidenziato un aumento per i beni di investimento (+1,4%), ma una stabilita per i beni di consumo (-0,1%) e una diminuzione per beni intermedi (-0,9%).
A livello settoriale si registrano variazioni positive per i mezzi di trasporto (+4,6%), le macchine elettriche ed elettroniche (+3,8%), la gomma e plastica e altre industrie (entrambe +1,9%), la metallurgia (+1,4%) e il tessile (+0,6). Permane invece un andamento negativo nel comparto del marmo, vetro, ceramica e altri minerali non metalliferi (-1,4%), nel legno e mobile e nella carta e stampa (-0,8%), ma è soprattutto il settore alimentare che ha segnato la peggiore performance (-3,7%).
Le aspettative degli imprenditori per i prossimi tre mesi rimangono negative, ma in netto miglioramento rispetto al trimestre precedente, come confermato dal dato degli ordini. Per quanto riguarda la produzione il saldo delle risposte tra chi prevede un aumento e chi una diminuzione si è attestato a -7,4 punti percentuali (era pari a -24,4 punti percentuali lo scorso trimestre). Saldi analoghi si sono registrati anche per il fatturato e l’occupazione (rispettivamente -5,1 e -7,3 p. p.). Positive invece le previsioni per gli ordini esteri, dove il saldo delle risposte è risultato pari a +4,7 punti percentuali. Il saldo degli ordini interni ha registrato anche in questo trimestre la dinamica peggiore (-14,4 p. p.).