Dati congiuntura
Industria 2° trimestre 2019
Positiva la produzione: +1,6%
Nel secondo trimestre 2019, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato un incremento del +1,6 per cento sull’analogo periodo dell’anno precedente. Prosegue l’indebolimento dell’indicatore che nel 2018 aveva evidenziato in media d’anno un +3,2 per cento e nei primi mesi del 2019 un tenue +1,5 per cento. Su base trimestrale l’indice destagionalizzato della produzione industriale è cresciuto del +0,9 per cento .
Sotto il profilo dimensionale si evidenzia la migliore performance delle imprese di piccole dimensioni (10-49 addetti), che hanno segnato una variazione del +2,9 per cento, mentre per le medie e grandi imprese (50 addetti e più) la variazione tendenziale si è fermata ad un +0,9 per cento.
Osservando la tipologia di bene la crescita è trainata dalle imprese che producono beni di consumo e di investimento (rispettivamente +2,3% e +2,1%), un aumento più contenuto per le aziende che producono beni intermedi (+0,7%).
A livello settoriale la tendenza positiva si è registrata soprattutto nel comparto dell’alimentare, bevande e tabacco (+6,7%), dlegno e mobile (+4,1%)e marmo, vetro e ceramica (+3,2%). Più moderata la crescita nel comparto carta, stampa, editoria, macchine elettriche ed elettroniche ed altre imprese manifatturiere (+1,8%) e metalli e prodotti in metallo e macchine e apparecchi meccanici (+1,4%). Risultano invece di segno negativo i mezzi di trasporto (-6,4%), il tessile, abbigliamento e calzature (-2,6%) e gomma plastica (-1,4%).
Dopo le previsioni rosee di inizio anno, nel secondo trimestre 2019 le aspettative degli imprenditori per i successivi tre mesi tornano incerte e negative. Per la produzione il saldo tra coloro che prevedono un incremento e coloro che si attendono una diminuzione è pari a -9,2 p.p. (+7,5 p.p. nel trimestre precedente e -4,6 p.p per lo stesso trimestre del 2018). Per il fatturatoil saldo è pari a -6,1 p.p. e per gli ordini estri -6,4 p.p. Ancora peggiori le aspettative per gli ordinativi interni dove il saldo tra gli impreditori che prevedono un aumento e coloro che invece attendono una diminuzione è risultato pari a -10,8 p.p.