Dati congiuntura
Industria 4° trimestre 2014
Il 2014 si chiude senza sprint
Nel quarto trimestre 2014, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato un incremento del +1,7 per cento rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Rispetto al trimestre precedente l’indice destagionalizzato della produzione industriale è aumentato del +0,2 per cento (+3,4% il dato congiunturale grezzo). Nella media dell’intero anno 2014 la produzione industriale ha registrato un aumento dell’1,8 per cento, rispetto al -0,8 per cento registrato nel 2013.
Il tasso di utilizzo degli impianti è rimasto stabile al 73 per cento, ma la variabilità a livello settoriale rimane contenuta, con valori minimi nei settori del marmo, vetro e ceramica (66%) e del legno e mobile (68%), ben al di sotto della quota media. Anche per i valori massimi si registra un livellamento, con il miglior risultato fatto segnare dall’alimentare che mette a segno un tasso pari al 78 per cento.
Sotto il profilo dimensionale la variazione positiva della produzione è stata determinata da tutte le classi dimensionali, in particolare dalle microimprese (fino a 9 addetti) e delle grandi (250 addetti più), con un aumento del +2,4 per cento, seguono quelle di medie dimensioni (50-249 addetti), che hanno registrato un valore pari a +2,0 per cento infine le piccole imprese (10-49 addetti) hanno registrato un +0,9 per cento.
A livello settoriale spiccano le variazioni positive di carta, stampa, editoria (+5,5%), dell’alimentare (+3,8%), le macchine ed apparecchi meccanici hanno registrato un incremento del 2,9 per cento e performance positiva anche per i metalli e prodotti in metallo (+2,2%). Sotto la media regionale si attestano i settori dei mezzi di trasporto (-2,9%), della gomma, plastica (-1,8%) e il marmo, vetro, ceramica e altri minerali con una variazione pari a -1,7 per cento.
In lieve peggioramento le aspettative degli imprenditori per i prossimi tre mesi. Per quanto riguarda la produzione, il saldo tra coloro che prevedono un incremento e coloro che attendono una flessione è risultato pari a -12,8 punti percentuali (era -5,5 p.p. lo scorso trimestre), per effetto del calo di imprenditori più ottimisti.