Costruzioni 1° trimestre 2023

Il fatturato segna +0,9% rispetto al trimestre precedente

Nel primo trimestre 2023, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, le imprese di costruzioni del Veneto continuano a registrare una tendenza positiva per tutti gli indicatori economici. Questo trend di aumento, che ha caratterizzato gli ultimi due anni per via degli incentivi governativi (Bonus fiscale 110%), sta però frenando lievemente. La causa è riconducibile all’incremento dei prezzi dei materiali di costruzione (legno, cemento e lapidei), alla difficile reperibilità degli stessi, all’aumento dei costi energetici e al blocco della cessione dei crediti fiscali attivato a febbraio dal Governo. Nel primo trimestre dell’anno, gennaio-marzo 2023, il fatturato segna una lieve variazione del +0,9% rispetto al quarto trimestre. La variazione è del +1,8% su base annuale, in diminuzione di +0,5 p.p. rispetto alla variazione registrata nello scorso trimestre (era +2,3%). Per questo trimestre non c’è una grossa diversificazione tra imprese artigiane e non artigiane. Entrambe segnano variazioni positive del fatturato: +2,5% le imprese non artigiane e +2,2% quelle artigiane.

Le prospettive degli imprenditori per il secondo trimestre dell’anno (aprile-giugno 2023) rimangono positive. I saldi tra coloro che prevedono un incremento e coloro che si attendono una diminuzione sono risultati positivi per tutti gli indicatori analizzati, esclusi i prezzi, ma in lieve diminuzione rispetto alle previsioni del trimestre precedente. Per il fatturato il saldo è risultato pari a +10,1 p.p. in lieve aumento rispetto alle previsioni del trimestre precedente (+8,3 p.p.). Le prospettive sono più rosee per le imprese artigiane (+11,4 p.p.) e per quelle di grandi dimensioni (+20,5 p.p.). Per quanto riguarda gli ordinativi il saldo ancora positivo e con un lieve incremento di quasi un punto percentuale, rispetto allo scorso trimestre, arrivando a +5,8 p.p. Rimangono invariate, invece, le previsioni sull’occupazione con un saldo a +4,8 p.p., in linea con il +4,9 del trimestre precedente. Rallenta ancora l’aumento dei prezzi, infatti le aspettative di inflazione sono scese ancora dopo l’impennata subita nel periodo estivo. Per i prossimi 3 mesi del 2023 le aziende prevedono un aumento dei prezzi con un saldo pari a +30,1 p.p. (ancora in discesa rispetto a +36,7 p.p. del trimestre precedente e ai +65p.p. dell’estate).

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